Claudio Lei, è nato a Modena il 10 Marzo del 1975, dove vive tutt’ora. Ha frequentato prima ragioneria programmatori, poi si è iscritto a Ingegneria Informatica.
Inizialmente impegnato nel settore dell’information tecnology, si è poi mi dedicato alla finanza operativa, da allora svolge il lavoro di trader.
Ha sempre avuto una inclinazione artistica, la sua più grande aspirazione era trasmettere emozioni alle persone raccontando storie.
Ha partecipato a diversi concorsi letterari, aggiudicandosi spesso l’annessione alle relative antologie: Non spingete quel bottone, Biblioteca Labirinto, edite entrambe dall’associazione BraviAutori.it.
Con l’associazione Nuovi Autori Science Fiction ha partecipato alle seguenti antologie: N.A.S.F. 8 Mutazioni con il racconto Involuzione inattesa, N.A.S.F. 9 Albe & Tramonti con il racconto Percorsi verso il crepuscolo, N.A.S.F. 11 Io alieno con il racconto Paradosso onirico, N.A.S.F. 12 Frontiera/Il giorno dopo con il racconto E venne il giorno in cui tornarono gli dei. Ha cominciato come concorrente per l’organizzazione di cui sopra, per poi diventarne un membro attivo, dove ha curato per alcuni anni il concorso Le Tre lune, competizione trimestrale per la pubblicazione di una antologia digitale.
Il suo racconto Libri da Amare è stato inserito nell’antologia Parole tra Sogni e Ricordi, infine con la casa editrice Limana Umanita ha pubblicato il racconto L’ultimo branco per l’antologia I mondi del Fantasy.
Ha pubblicato il primo romanzo nel 2012 con la casa editrice 0111, intitolato Quasi Umani, durante uno degli anni più travagliati per la regione Emilia Romagna in cui vive, flagellata dal terremoto prima e dall’alluvione poi, motivo per cui decise di devolvere il ricavato a favore della ristrutturazione del teatro Varini di San Possidonio.

Nel 2018 ha scritto le sceneggiature di quattro episodi della web serie Social Pizza.
Nel 2020, appena esplosa la pandemia di Covid-19, termina il suo ultimo romanzo: “Tu chi uccideresti?”, al fine di dare il proprio contributo in quel momento difficile decide di devolvere il ricavato a favore di ospedali e personale socio sanitario, perciò evita a malincuore il tradizionale iter editoriale, preferendo una autopubblicazione con la piattaforma Amazon, nella speranza di accelerare i tempi per la raccolta fondi da destinare al fine summenzionato.